La nostra scuola, La società

Una corrispondenza per la Voce del Virgilio: la 4LA da Francia, Stati Uniti e Spagna: confronto tra i modelli scolastici

GAIA –SILVIA- REBECCA Quarta LA(2018_2019)

Durante il nostro soggiorno all’estero, durante l’Anno Scolastico 2018_2019, la redazione de La Voce del Virgilio ci ha chiesto di realizzare delle interviste circa il sistema scolastico del Paese nel quale stavamo studiando e nel quale abbiamo vissuto per diversi mesi; abbiamo subito iniziato ad interessarci su chi avremmo potuto intervistare.

La nostra scelta si è orientata verso quei professori con i quali avevamo buoni rapporti, i quali si sono resi immediatamente mdisponibili.

Una prima fase del lavoro è consistita nel confrontarci tra noi riguardo le domande che avremmo dovuto porre e il modo in cui avremmo realizzato le interviste. Abbiamo quindi visionato un’intervista realizzata da un altro ragazzo della nostra scuola durante la sua esperienza all’estero. Infine abbiamo definito i dettagli e le domande.

La Francia

La prima intervista è stata realizzata da Gaia nel liceo francese Théophile Gautier il 21 febbraio 2019. La professoressa d’inglese, Madame Frances, si è dimostrata disponibile ed entusiasta di partecipare al progetto.

Le questioni che le sono state poste riguardavano il sistema scolastico francese, l’organizzazione del liceo e della giornata scolastica e il costo dell’istruzione.

La professoressa ha spiegato che in Francia i bambini iniziano a frequentare la scuola elementare a 6 anni e finiscono a 10. In seguito frequentano per quattro anni la scuola media (collège) e dai quindici ai diciotto anni il liceo.

Il liceo in Francia dura tre anni. Il primo anno è di orientamento: gli studenti studiano diverse materie a scelta, quelle che più li interessano, che offriranno poi uno sbocco su tre diversi indirizzi. A partire dal secondo anno gli studenti devono scegliere un indirizzo (che può essere letterario, scientifico o economico-sociale) e hanno quindi delle materie obbligatorie a seconda della scelta fatta, ma possono anche seguire dei corsi degli altri indirizzi.

Ovviamente il sistema scolastico francese offre anche un’alternativa al liceo: frequentando dei “BacPro” (l’equivalente dei nostri istituti professionali), gli studenti possono avere un minor numero di ore di studio e un maggior numero di ore nelle quali imparano un mestiere.

Alla fine del secondo e del terzo anno gli studenti francesi devono sostenere degli esami di diverse materie, a seconda dell’indirizzo di studi scelto. Al superamento degli esami gli studenti ricevono un diploma, il BaccaLaureat.

La professoressa ha spiegato come vengano organizzati i viaggi scolastici durante l’annoda parte dei singoli professori. In seguito, ha brevemente illustrato la giornata scolastica che inizia al mattino (alle 8 o anche più tardi, a seconda dei corsi dei singoli studenti) e continua anche nel pomeriggio (fino alle quattro, alle cinque o alle sei; anche questo dipende dai corsi dei singoli studenti). La scuola mette a disposizione una mensa, ma nelle ore buche e nelle ore di pranzo, così come durante gli intervalli, gli studenti possono anche uscire da scuola.

Madame Frances ha aggiunto che sia i professori che gli studenti cambiano di aula a seconda delle materie e degli orari.

La professoressa ha concluso dicendo che il costo della scuola in Francia non è elevato; al contrario, è tutto gratuito ed esistono molti aiuti sociali. Le uniche spese a carico delle famiglie sono i biglietti degli autobus per arrivare a scuola e la mensa. Per il resto, la regione si occupa di pagare tutto, anche i libri di testo.

 

Gli Stati Uniti

La seconda intervista è stata realizzata da Silvia al professore di matematica del liceo americano Spiro High School, a Spiro, Oklahoma, negli Stati Uniti, il 13 maggio 2019.

Nel corso  dell’intervista svolta da Silvia sono state poste alcune domande al professore di matematica riguardanti il sistema scolastico americano, in modo tale da analizzarne differenze e similitudini con quello italiano.

La prima differenza individuata è la possibilità che hanno gli studenti di scegliere le materie da seguire durante tutto l’anno o un solo semestre; vi sono però quattro materie obbligatorie: inglese, matematica, storia e scienze.

Un’altra importante differenza è il fatto che non siano i professori a cambiare classe ogni ora, bensì gli studenti.

Anche la durata di una giornata scolastica è differente: nella scuola che ho frequentato, come spiega il professore intervistato, dura dalle 8:00 alle 15:30; in questo arco di tempo si svolgono 7 materie differenti e si ha mezz’ora per pranzare.

Infine il liceo negli Stati Uniti termina al quarto anno, non al quinto come in Italia.

Vi sono molti altri aspetti comparabili tra le scuole americane e italiane, tramite i quali si può apprendere che sono molto diverse tra di loro, ma queste sono le differenze principali.

 

La Spagna

Anche l’intervista al docente della scuola spagnola ha riguardato la differenza tra il sistema scolastico spagnolo e quello italiano.

La prima domanda fa riferimento alla possibilità, da parte degli studenti spagnoli, di scegliere le materie di studio: nel primo anno di ESO (L’ESO va dai 12 ai 15 anni e dura 4 anni) non è possibile effettuare questa scelta, ma già dal secondo si puó decidere di fare una seconda o terza lingua oppure ore extra di matematica. Il quarto anno è quello in cui c’è più varietà di scelta, in quanto lo studente inizia già a capire cosa desidera studiare nel bachillerato (dai 16 ai 17 anni). Nel bachillerato infine è possibile decidere l’indirizzo di studi: i più comuni sono le scienze umanitarie e le scienze sociali.

In seguito l’intervista ha approfondito la questione riguardante il tempo necessario per trovare lavoro dopo gli studi; che però risulta difficile  da stimare in quanto, come in italia, dipende dalla domanda del mercato lavorativo e dall’indirizzo di studi scelto. Una divisone importante che sottolinea, è quella tra bachillerato e ciclo formativo: il bachillerato corrisponde al nostro liceo e viene scelto dagli studenti che intendono proseguire gli studi all’università, mentre il ciclo fomativo potrebbe essere comparato alla scuola professionale in italia, la quale ha lo scopo di preparare gli studenti in una determinata mansione.

Una differenza individuata è lo svolgimento della giornata scolastica e il cambio delle classi ad ogni ora. Nell’istituto dove lavora il prof intervistato, sono sia gli alunni sia i professori a cambiare classe; nelle classi della ESO sono principalmente i professori a spostarsi, in quanto gli alunni sono più piccoli, mentre nel bachillerato sia prof che alunni cambiano classe. Questo dipende anche dalla scuola stessa, poiché ognuna può decidere di adottare il metodo che preferisce.

La giornata scolastica inizia alle 8:15 e termina alle 2:45 dal lunedì al venerdì, con possibilità di recuperi fuori dall’orario scolastico.

Come già accennato precedentemente, la differenza maggiore è nella divisione degli anni scolastici. La scuola secondaria dell’obbligo va dai 12 ai 15 anni, e prende il nome di ESO; corrisponde alle scuole medie in italia. Dai 16 ai 17 anni invece, si possono scegliere bachillerato o ciclo formativo. Alla fine del bachillerato gli alunni dovranno sostenere un esame finale chiamato selectividad, che corrisponde alla maturità.

Possiamo quindi dire che le differenze a livello organizzativo non sono tante; ma si tratta comunque di sistemi scolastici diversi, che si basano su materie e programmi differenti , i quali possono fare la differenza nella formazione personale dell’alunno.